AUTO STORICHE E INQUINAMENTO

Dalla Fiera di Padova il presidente dell’Automotoclub Storico Italiano, Roberto Loi ha lanciato un appello ai sindaci e agli amministratori dei Comuni italiani tengano conto del patrimonio culturale costituito dalle auto e dalle moto storiche nelle limitazioni del traffico nelle città.

Dalla tavola rotonda organizzata dall’A.S.I. in occasione di “Auto e Moto d’Epoca” è infatti emerso che effettivamente le automobili e le motocilette storiche inquinano più delle auto odierne, ma che il loro uso limitatissimo – meno di 1000 km annui, per un utilizzo pari a un breve tragitto ogni 15 giorni – fa si che l’impatto ambientale derivante dalla loro circolazione risulti praticamente irrilevante. La richiesta dell’A.S.I., che rappresenta 223 club federati in tutta Italia, 15 club aderenti e ben 101.600 soci con 183.531 veicoli storici omologati, è quella che vengano escluse dai provvedimenti limitativi alla circolazione dei veicoli “Euro 0” i mezzi storici iscritti nei registri che, per conservarsi in perfette condizioni, hanno la necessità di circolare per mantenersi efficienti o per recarsi presso i tecnici che ne curano manutenzione e restauro.

Molti Comuni che adottano regolamenti di limitazione alla circolazione – tra questi Torino, Genova, Aosta, Venezia, Bologna e Firenze – hanno aderito alla richiesta dell’A.S.I. e hanno introdotto una deroga per i veicoli storici.

 

 

 

Di seguito è possibile scaricare le relazioni della giornata di studio:

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